In sostanza ci sono due tipologie di impianti di allarme, e sono l’impianto di allarme perimetrale e l’impianto volumetrico. Ed è possibile installarli congiuntamente o perfino uno dopo l’altro, dipende dal bisogno di protezione di un individuo o dello stabile nel quale lo si vuole montare. In questo trafiletto si parlerà del primo genere di impianto di allarme, vale a dire di quello perimetrale, per comprendere in che modo svolge, appunto, le sue funzioni e quali benefici comporta il suo montaggio nel perimetro esterno della zona che si vuole salvaguardare. Innanzitutto quando si parla di questo genere di impianto di allarme ci si riferisce, esattamente, ad un allarme che è programmato per salvaguardare un palazzo, partendo, appunto, dal perimetro esterno, cioè captando ogni persona che si introduce dentro il possedimento prima ancora che sia entrata. Ciò risulta un metodo per tenere sotto controllo l’entrata, ma, per ottenere questa tipologia di impianto è indispensabile possedere un’aria esterna, come potrebbe essere un cortile, un giardino, un parco, però in certi casi è possibile adoperarlo perfino in dei terrazzi oppure dei balconi, qualora si dovesse vivere, per ipotesi, in un alloggio all’interno di un palazzo. Ci sono tipi differenti di impianti perimetrali, di marche diverse, però qualora non si conosca perfettamente la materia, può rivelarsi più vantaggioso mettersi nelle mani di professionisti per poter chiedere dei consigli riguardo il genere di dispositivo da acquistare. Così da non doversene pentire successivamente, ma avendo in particolar modo la sensazione di venire salvaguardati e di salvaguardare efficacemente il proprio possedimento.
In che modo funziona un allarme perimetrale
La funzione di un impianto di allarme perimetrale si basa sulla premessa di introdurre dei sensori al di fuori di un palazzo. Tali sensori si avviano meccanicamente, qualora si dovesse verificare il transito di un delinquente oppure di un rapinatore, vale a dire che segnalano l’entrata di qualche persona dentro un possedimento. L’allarme risulta messo in comunicazione con una centrale, solitamente attraverso un collegamento via radio oppure wireless, oppure grazie ad un collegamento via cavo con dei fili. Perciò si accende una sirena o magari parte una telefonata a delle guardie, le quali devono essere pronte ad agire. Così il malvivente scappa, poiché vuole evitare di essere arrestato, e di conseguenza l’intrusione o il furto si rivelano in teoria delle idee che vengono abbandonate. È possibile aggiungere perfino un sistema di videosorveglianza ad un impianto perimetrale, con delle videocamere applicate, le quali hanno il compito di tenere sott’occhio quello che accade nella stessa zona in cui si è montato l’impianto di allarme. Un impianto di allarme perimetrale è probabile che sia composto da barriere a microonde o da barriere ad infrarossi, tuttavia potrebbero perfino essere degli allarmi perimetrali interrati. Gli impianti di allarme perimetrali interrati vengono consigliati nel momento in cui si vuole salvaguardare la bellezza di una zona, visto che sono invisibili appunto per il fatto che sono sotterrati, quindi nascosti, e ciò li fa risultare perfino complicati da forzare a tutti gli eventuali malintenzionati. Ci sono perfino degli impianti di allarme perimetrali installati sopra le recinzioni, che si attivano quando qualche persona le scuote, per la ragione che probabilmente si vuole arrampicare per scavalcarla ed accedere in un luogo in cui potrebbe essere proibito farlo.
Link Utili:
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Curiosita’ sugli Impianti Di Allarme (Wikipedia)